Quanto vale una medaglia d’oro?
La medaglia d’oro è il massimo riconoscimento a cui un atleta può ambire, non solo nelle competizioni olimpiche ma anche nelle competizioni mondiali e continentali. Una medaglia d’oro però, contrariamente a quanto si pensi, non la si può conquistare solo in ambito sportivo, ma anche in campo militare e civico. Ad esempio in Italia viene assegnata, oltre alla classica medaglia al valore militare, anche quella nel campo dell’architettura.
Dal punto di vista simbolico, una medaglia d’oro per uno sportivo può avere un valore inestimabile, così come la soddisfazione che essa porta, ma dal punto di vista economico, questa ha un valore vero e proprio ed anche un ritorno economico non indifferente per l’atleta stesso.
Ecco le risposte ad alcune domande sugli aspetti fondamentali nella valutazione economica del valore di una medaglia d’oro.
Una Medaglia d’oro vale quanto pesa?
La risposta è no, perché contrariamente a quanto si possa pensare, la medaglia d’oro non è tipicamente composta esclusivamente d’oro, ma è fatta di un altro materiale (come ad esempio l’argento) e poi ricoperta, generalmente con una faglia d’oro. Quindi, sul peso totale della medaglia, l’oro ne rappresenta una percentuale piuttosto bassa.
Ad esempio, le medaglie consegnate alle Olimpiadi di Rio nel 2016 se fossero state realizzate in oro al cento per cento, avrebbero avuto un peso di circa un chilogrammo e quindi un valore stimato in oro di circa quarantatremila euro. Invece, le varie case produttrici nelle ultime edizioni hanno usato quasi sempre la stessa formulazione per le medaglie, il cui valore oscilla tra i 400 e 500 euro. La medaglia è infatti composta per più del novanta percento di argento, mentre la percentuale di oro si aggira tra l’uno e il due percento.
Le medaglie olimpiche sono sempre state così? Un po’ di storia
Le tipologie di medaglie olimpiche, la forma e quindi anche il loro valore sono cambiati nel tempo. Basti pensare all’oscillazione del prezzo dei metalli di cui queste sono composte. In particolare, se pensiamo al valore dell’oro sappiamo che questo varia continuamente, a seconda di come va il mercato da cui dipende. Questo vuol dire che anche il valore di una medaglia d’oro varierà di conseguenza. Per capire meglio quale sia il valore dell’oro e da quali parametri dipenda, potete dare un’occhiata al sito orolive.it, in cui esperti del settore spiegano l’argomento in maniera dettagliata, oltre a fornire una quotazione dell’oro in tempo reale.
Oltre a questo è importante pensare anche alle differenze dal punto di vista estetico. Ai tempi delle prime olimpiadi, ai vincitori veniva data in premio una corona di ulivo e alloro. Inoltre, essi venivano spesso celebrati dai versi dei poeti, diventando delle vere e proprie celebrità. Nel 1896 con i primi giochi dell’era moderna di Atene, gli atleti vincitori non furono premiati con medaglie d’oro, ma a questi fu consegnata una medaglia d’argento ed una corona di ulivo, mentre ai secondi classificati venne consegnata una medaglia di bronzo placcato con una base di rame.
Nei giochi successivi, in particolare quelli di Parigi del 1900, ai primi classificati nelle gare fu consegnata la prima medaglia d’oro così come viene assegnata ad oggi, quindi in argento e placcata in oro.
Per le edizioni di St Louis e Londra, rispettivamente nel 1904 e 1908, agli atleti campioni non fu data una medaglia placcata in oro, ma fatta solo ed esclusivamente d’oro.
Durante le competizioni tenutesi negli anni, le medaglie sono state prodotte in modo differente e il loro design è cambiato nel tempo, fino a diventare, oltre che delle medaglie, dei bellissimi oggetti di design, e dei veri e propri pezzi d’arte, realizzati da veri e propri artisti.
La forma più usata è quella rotonda. Fanno eccezione le medaglie di Parigi del 1900 che erano rettangolari, e quelle di Stoccolma 1912 che erano ovali. Per quel che riguarda le Olimpiadi di Londra, nelle due diverse edizioni, sono state assegnate medaglie con dimensioni nettamente differenti in particolare, da 8,5 cm nel 2012 e da 3,5 cm nel 1908. Tale differenza è dettata dal fatto che quelle consegnate nel 1908 erano completamene in oro e pesavano circa settanta grammi e solo per il loro peso avrebbero avuto ad oggi un valore di circa tremila euro.
Le medaglie consegnate a Rio nel 2016 pesavano circa mezzo chilo ciascuna e sono le più pesanti mai messe al collo di un atleta nella storia delle Olimpiadi. Tra tutte però quelle più preziose sono quelle di Londra 2012 con un valore superiore ai cinquecento euro.
Storia a parte faranno invece le medaglie che verranno assegnate alle imminenti Olimpiadi di Tokyo 2020, dove queste saranno realizzate sì con metalli preziosi, ma questi proverranno solo ed esclusivamente da materiali riciclati, in particolare da materiale elettronico posto a discarica. Questa iniziativa ha l’obiettivo di rendere eco-friendly anche le medaglie.
Vincere una medaglia d’oro porta benefici economici?
Per ogni atleta che vinca una medaglia d’oro, il Comitato olimpico del paese di provenienza dello stesso prevede un premio in denaro, la cui entità varia, ovviamente, a seconda della nazione.
Ad esempio, un atleta canadese che vince una medaglia d’oro, riceverà un compenso dal Comitato del suo paese di circa tredicimila euro. Ciò è dovuto in special modo al fatto che in ogni competizione, specialmente quelle invernali, il numero di medaglie conquistato è altissimo, quindi viene assegnato un premio abbastanza contenuto.
Tra i paesi la cui somma di denaro data agli atleti è più alta spicca l’Italia: qui il compenso supera i centoquaranta mila euro. Questa cifra rende l’Italia la seconda nazione al mondo più generosa nei confronti dei suoi atleti. Inoltre, il distinguersi nelle discipline sportive in Italia porta all’assegnazione di tutta una serie di altri titoli, tra cui citiamo:
- il Collare d’Oro al Merito Sportivo;
- la Stella al Merito Sportivo;
- la Medaglia al Valore Atletico;
- la Palma al Merito Tecnico.
Per maggiori dettagli riguardanti le onorificenze o benemeranze sportive, vi invito a dare un’occhiata alla pagina apposita, all’interno del sito del CONI.
L’unica nazione che paga di più i suoi atleti medagliati è l’Azerbaigian che paga fino a cinquecento mila euro una medaglia del metallo più prezioso. Invece tra i paesi che non remunerano i propri atleti in caso di vittoria c’è la Norvegia.
Infine, c’è il valore che una vittoria può portare in termini di sponsor e altri redditi, quindi una fonte indiretta di guadagni. Un esempio sono le proposte di sponsorizzazioni ricevute dagli atleti, i quali prestano la loro immagine per pubblicizzare famosi brand. Si può citare per esempio la campagna pubblicitaria realizzata qualche anno fa dalla Ferrero che si serviva proprio di campioni medagliati come Valentina Vezzali per sponsorizzare i prodotti. Altro esempio è il campione di snowboard Shaun White che, grazie al suo successo nello sport, riesce ad accumulare più 10 milioni di dollari all’anno grazie alle sole proposte di sponsorizzazione.