Calcolo Cessione del Quinto: regole ed esempi pratici

Calcolo Cessione del Quinto: regole ed esempi pratici

Il calcolo della cessione del quinto è un argomento delicato e richiede una spiegazione molto precisa e dettagliata. Conoscere tutte le procedure e i passaggi può essere utile a non incappare in sorprese, e può dare una giusta consapevolezza di ciò che si sta attuando.

Ma di cosa si tratta?

La cessione del quinto dello stipendio, se vogliamo usare un termine un po’ più tecnico, è un prestito personale al consumo, quindi quando si richiede questa tipologia di prestito non viene chiesto il perchè lo si stia richiedendo, è quindi un tipo di prestito detto non finalizzato. Inoltre se si richiede la cessione del quinto si ha la garanzia che venga accettato, anche se in passato si è stati cattivi pagatori e quindi segnalati come tali.

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La cessione del quinto può essere richiesta da pensionati o da dipendenti pubblici o privati che abbiano un contratto di tipo indeterminato. Se si parla di cessione del quinto della pensione a garantire il pagamento alla banca che ha erogato il prestito è la stessa INPS, che quindi trattiene la cifra concordata e la gira all’istituto bancario. Mentre sarà il datore di lavoro pubblico o privato a trattenere il 20% netto dello stipendio per poi girarlo all’ente erogatore del prestito.

Per richiedere un prestito, che poi verrà restituito con la cessione del quinto, un pensionato non deve superare l’età di 85 anni, se invece un lavoratore vuole un prestito garantito deve almeno avere la maggiore età.

Calcolo della cessione del quinto dello stipendio: quali elementi considerare?

Il calcolo la cessione del quinto è l’informazione che più specificatamente vuole conoscere un lavoratore o un pensionato, perché è quello che andrà ad incidere con la vita di tutti i giorni. E soprattutto sapere come calcolare la cessione del quinto può consentire di conoscere la cifra che si può richiedere.

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Il Calcolo richiede un meccanismo composto da alcuni semplici regole, che si imparano sicuramente meglio con esempi pratici.

L’elemento principale per calcolare il quinto dello stipendio o pensione sono la busta paga per il primo e il cedolino pensionistico per il secondo.
La procedura del calcolo prevede come primo passo la conoscenza del salario netto dello stipendio. Ma ci sono alcune voci da eliminare dal calcolo e cioè:

  • gli straordinari o i premi;
  • gli infortuni o la malattia;
  • ferie non godute;
  • permessi retribuiti;
  • trattenute fiscali;
  • le indennità di trasferta o simili.

Ci sono poi degli elementi fissi della retribuzione che vanno considerati nel calcolo, e stiamo parlando di indennità di contingenza, scatti di anzianità, superminimi e la paga minima decisa dal contratto collettivo nazionale del settore a cui si è competenti. Bisogna fare bene attenzione, perchè questi ultimi elementi vanno considerati nel calcolo del salario netto, che poi verrà utilizzato per il calcolo della cessione del quinto.

Procedura ed esempi pratici

Ma come si calcola praticamente lo stipendio netto? Prima di tutto c’è da considerare che nel cedolino sono già presenti alcune indicazioni, compresi permessi, ferie, straordinari e così via, quindi tutto ciò che va incluso ed escluso dal calcolo.

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Ma può essere comodo fare un esempio di calcolo di stipendio netto partendo dal costo di un’ora di lavoro lorda. Per fare un calcolo di massima si può moltiplicare la paga oraria per le ore di lavoro e le mensilità complessive (che abbiamo già detto di essere 13 o 14) e si divide il tutto per 12, i mesi dell’anno (e numero di rate del prestito). Da questo primo calcolo, che corrisponde quindi allo stipendio lordo, si sottrae il 27%, cioè l’aliquota media pagata come tassazione (uno degli scaglioni possibili).

Facciamo un esempio:

  • paga oraria: 11 €;
  • ore di lavoro: 140;
  • Numero mensilità: 14;
  • aliquota fissa: 27%.

Avendo questi dati si passa al calcolo dello stipendio netto.

Calcolo: 11 * 140 * 14/12 = 1.796,6 €

Abbiamo ora lo stipendio lordo rapportato ai 12 mesi, a cui va sottratto il 27%:

Calcolo: 1796,6 – 27% * 1796,6 = 1.311,6 €.

Per altri esempi e indicazioni consulta il nostro articolo dedicato al calcolo dello stipendio netto.

Ma adesso che si conosce lo stipendio netto come si fa a sapere la rata mensile del quinto dello stipendio? Basta un altro semplice calcolo, cioè si divide lo stipendio netto per 5:

1.311,6 / 5 = 262,3 €

Questo corrisponde al quinto netto dello stipendio, ma come spiegherò più avanti bisogna considerare altri fattori per avere la cifra precisa. Questo calcolo è utile perchè prima di andare in banca o in posta a richiedere un prestito garantito è bene sapere la cifra base su cui si parte.

Calcolo della cessione del quinto della pensione: quali elementi considerare?

Gli elementi da considerare in un calcolo del quinto della pensione sono meno di quelli di un lavoratore e quindi i calcoli risulteranno più semplici. Questo perchè è direttamente il cedolino pensionistico a darci il calcolo del mensile netto, che viene calcolato dall’INPS tenendo in considerazioni tutti i fattori.

Quali altri fattori considerare?

Per arrivare ad una completa conoscenza della cessione del quinto bisogna tenere in considerazione, come detto prima, anche altri fattori che riguardano assicurazioni, interessi e spese accessorie. Ovviamente queste cifre sono molto variabili, in base all’ente che concede il prestito e quindi ci si dovrà recare direttamente in banca o in posta per un preventivo specifico.

Il calcolo mostrato negli esempi ti servirà comunque per capire con quale cifra di partenza puoi confrontarti con l’ente che concede il prestito e per farti un’idea indicativa della cifra che potrai richiedere.

Come si richiede un prestito con cessione del quinto e come estinguerlo in anticipo?

Molte banche o istituti postali mettono un tetto massimo erogabile per il prestito, che si aggira intorno al 75.000 €, e inseriscono come altro paletto la restituzione della cifra non oltre i 10 anni, quindi 120 mesi. Ma per avere delucidazioni migliori bisogna fissare un appuntamento e richiedere un preventivo in base ai vari dati di cui si è in possesso.

L’assicurazione è uno dei fattori che prima si è tenuto in considerazione tra le cifre variabili dati dall’ente erogatore, questa assicurazione consente alla banca, o alla posta, di tutelarsi in caso di licenziamento.

Inoltre come garanzia la banca richiede il TFR (trattamento di fine rapporto) e per questo motivo il lavoratore non potrà richiedere quest’ultimo fino a quando il prestito non sarà stato completamente pagato.

Si può anche avere la possibilità di estinguere il prestito anticipatamente, richiedendo alla banca o alla posta l’importo da versare affinchè il pagamento sia estinto. Il lavoratore o pensionato deve comunicare la data in cui assicura l’ente del completamento del pagamento.