Calcolo stipendio part time: come si effettua e quali elementi considerare
Nel momento in cui si sottoscrive un contratto di lavoro questo potrà essere a tempo pieno o part-time. Questa scelta può dipendere dalle esigenze aziendali o dalla disponibilità del lavoratore stesso. La principale domanda che si fa il lavoratore davanti a un’offerta di lavoro è sempre relativa all’ammontare dello stipendio che andrà a percepire. Il dubbio è lecito, sia davanti a un contratto full time, che davanti a uno part-time. Abbiamo già visto come calcolare lo stipendio netto partendo dal lordo, ma come si effettua invece il calcolo nel caso di un part-time? Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza su questo argomento.
Alcune considerazione preliminari sullo stipendio part time
Per conoscere l’importo esatto che si va a percepire il documento a cui ci si può riferire è sempre il cedolino, consultabile però solo dopo aver ricevuto il primo stipendio. Se si vuole fare un calcolo dello stipendio part-time prima di iniziare a lavorare o addirittura prima di accettare il lavoro o il cambio orario da un full time, è necessario effettuare qualche semplice operazione matematica.
Innanzitutto bisogna capire qual è la riduzione di orario del dipendente rieptto ad un tempo pieno, nel senso che i contratti part time maggiormente presenti sono solitamente a 20, 24, 30 o 38 ore settimanali.
Poi l’operazione più ovvia che si può pensare sia necessario fare è quella di procedere ad una semplice riproporzione dello stipendio percepito da un dipendente a tempo pieno per ottenere quello di un part time, in base alle ore lavorate. In realtà però effettuando questa proporzione, si commetterebbero due errori. In primo luogo non bisogna effettuare il ricalcolo partendo dallo stipendio netto percepito, ma da quello lordo. In secondo luogo, ancora più importante, bisogna considerare gli effetti della tassazione e in particolare dell’eventuale aliquota IRPEF più bassa che potrebbe essere applicata al lavoratore qualora la riduzione del numero di ore e di conseguenza dello stipendio lo portasse a rientrare in un differente scaglione.
Come effettuare il calcolo dello stipendio part time
Il punto di partenza è verificare che cosa sia riportato sul contratto di lavoro che è stato sottoscritto o che vi è stato proposto. In alcuni di essi, infatti, è riportato lo stipendio lordo mensile percepito mentre in altri è indicata la RAL, ossia la Retribuzione Annua Lorda; in questo secondo caso, è fondamentale procedere al calcolo dello stipendio lordo mensile. Qualche semplice esempio renderà più chiaro il concetto.
Supponiamo di trovarci di fronte ad un dipendente part time, che vive in Lombardia e che non ha figli, con un contratto part-time di 24 ore alla settimana e che percepirà una RAL annua pari a € 12500, distribuita in 14 mensilità. In tal caso per stabilire la retribuzione mensile lorda bisognerà dividere 12500 per 14 con il risultato di € 892 mensili lordi.
Passiamo ora al calcolo dello stipendio netto mensile. Dalla Retribuzione Annua Lorda, pari a 12500 €, dobbiamo togliere l’imposta sul reddito che allo stato attuale per i redditi fino a 15000 € è del 23%, ciò vuol dire che l’imposta lorda che sarà applicata è di 2875 € annui. In realtà da questa imposta così determinata dovranno essere eliminate le detrazioni per lavoro dipendente, in quanto i primi 8000 € non vengono tassati. Quindi si andrà a pagare non 2875 € ma solo 1035 €, ovvero il 23% di (12500 – 8000) €. A questo valore vanno tolti circa 1200 euro di contributi, arrivando a (12500 -1035 – 1067) € ovvero 10398 €. Questi andranno ripartiti in 14 mensilità, per un totale di circa 743 € netti al mese.
E se avesse figli o coniuge a carico? E se il RAL fosse più alto? Se abitasse in un’altra regione? Tutti questi elementi andrebbero a cambiare il valore finale. Figli e coniuge a carico portano a detrazioni, che permettono di portare il netto percepito superiore a parità di lordo. Il RAL più altro potrebbe far cambiare lo scaglione IRPEF, portando a pagare un’imposta sul reddito maggiore.
Altri elementi da valutare
Il calcolo dello stipendio netto mensile di un lavoratore part time dipenderà anche da altri elementi che devono essere opportunamente valutati. Tra tutti abbiamo sicuramente gli interventi a sostegno del reddito che il Governo mette in campo non solo per aiutare le classi più bisognose ma anche per dare una sorta di stimolo all’economia.
Da ricordare sicuramente il bonus Renzi, una vera e propria somma di denaro che viene corrisposta in busta paga ai lavoratori, sia full time che part time, che non superano una determinata soglia di reddito annuale e che viene riproporzionata in base allo stipendio percepito. Nel nostro caso, il lavoratore percepirà per intero l’assegno previsto da questo meccanismo pari a 80 € mensili, facendo arrivare così lo stipendio netto mensile a superare gli 800 €.